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Malattia della Febbre gialla

La febbre gialla è una malattia virale causata da un virus del gruppo Flavivirus e trasmessa dal morso di una zanzara infetta. Il principale vettore è Aedes Aegypti, una zanzara che è endemica nelle fasce tropicali e sub tropicali del Pianeta.

In una fascia ristretta di casi, la febbre gialla viene veicolata da Aedes albopictus, la zanzara tigre.

Esemplare femminile di Aedes Aegypti

Sintomi della febbre gialla

Nella maggior parte dei casi la malattia è asintomatica o si manifesta con lievi sintomi simili a quelli di una comune influenza. In questi soggetti spesso la diagnosi di febbre gialla è difficilmente attribuibile. Il quadro clinico si risolve in pochi giorni.

Nella forma più classica di febbre gialla i sintomi sono più gravi e potenzialmente letali. L’esordio è improvviso: compare febbre elevata, brivido, cefalea, dolori muscolari, vertigini e bradicardia (battito cardiaco basso). Il volto è arrossato e gli occhi appaiono iniettati di sangue. Il paziente è irrequieto e prostrato.

Dopo 3-4 giorni, nella maggior parte dei casi, avviene la remissione della malattia.

Nel 15% delle persone colpite, un giorno prima della fase di remissione, la malattia si aggrava. Ricompare la febbre associata a battito cardiaco lento e ittero (colorito giallastro della pelle). Insorgono emorragie sia a livello cutaneo che degli organi interni (in particolar modo del fegato), vomito emorragico, stato confusionale.

Nella fase terminale della malattia il soggetto entra in delirio che sfocia nel coma, e nei casi più gravi, sopraggiunge la morte.

Sopravvivere all’infezione fornisce immunità per tutta la vita.

Come ci si ammala di febbre gialla

Il virus viene trasmesso principalmente attraverso la puntura della zanzara Aedes aegypti , ma anche da altre zanzare del gruppo Aedes, come la zanzara tigre.

Il virus della febbre gialla viene assorbito da una zanzara femmina quando ingerisce il sangue di un essere umano infetto o di un altro primate. Dopo aver raggiunto lo stomaco della zanzara, se la concentrazione virale è sufficientemente elevata, i virioni possono infettare il sistema sanguigno delle zanzara, replicarsi e da lì raggiungere le ghiandole salivari.

​​Quando Aedes Aegypti succhia il sangue, inietta la sua saliva nella ferita e il virus raggiunge il flusso sanguigno della persona morsa. La zanzara femmina può trasmettere il virus alle sue uova e quindi alle larve. Questa infezione di vettori senza un precedente pasto di sangue sembra avere un ruolo nelle singole, improvvise epidemie della malattia. 

Cicli di trasmissione

 Esistono 3 tipi di cicli di trasmissione:

Febbre gialla silvestre o della giungla

Il principale serbatoio di questo tipo di trasmissione coincide con la scimmia che abita nelle foreste pluviali tropicali. Le scimmie vengono punte da zanzare selvatiche della specie Aedes e Haemogogus. Gli esseri umani che lavorano o viaggiano nella foresta punti da zanzare infette, sviluppano la febbre gialla.

Febbre gialla intermedia:

Nella trasmissione intermedia, le zanzare semi-domestiche (quelle che si riproducono sia in natura che intorno alle famiglie) infettano sia le scimmie che le persone. L’aumento del contatto tra le persone e le zanzare infette porta a un aumento della trasmissione. Molti villaggi separati in un’area possono sviluppare focolai contemporaneamente. Questo è il tipo più comune di epidemia in Africa.

Febbre gialla urbana

Grandi epidemie si verificano quando le persone infette introducono il virus in aree densamente popolate dove la maggior parte delle persone ha poca o nessuna immunità per la mancanza di vaccinazione o della precedente esposizione alla febbre gialla. L’alta presenza di zanzare Aedes aegypti infette, in questo tipo di condizioni, favorisce la trasmissione del virus da persona a persona. 

La storia della febbre gialla ha radici antiche

Il virus della febbre gialla ha accompagnato il genere umano e ne ha condizionato la storia per 3000 anni. Partito dall’Africa si è diffuso in tutto il mondo viaggiando con gli schiavi e le zanzare importati nelle colonie del Nuovo Mondo approdando negli avamposti coloniali.

Bettmann / Getty Images

Il primo grande contagio nelle Americhe è documentato nel XVII sec. alle Barbados. Gli inglesi terrorizzati chiamavo questo morbo oscuro ” Yellow Jack” a causa della bandiera gialla di quarantena che veniva issata sulle navi infette. Gli spagnoli indicavano la malattia come “vomito negro” per il colore fondo di caffè del materiale emesso dal tratto digerente deteriorato.

Poteva anche accadere di intercettare navi alla deriva in cui l’intero equipaggio era costituito da morti la cui causa apparente era difficile da determinare. La storia dell'”Olandese volante”, la nave fantasma, non è altro che una di queste storie di morte dovute alla febbre gialla.

Nei secoli del colonialismo lo sconvolgimento ambientale ed ecologico causato dall’introduzione delle piantagioni di canna da zucchero, ha creato le condizioni per la riproduzione delle zanzare e le successive epidemie di febbre gialla. La deforestazione attuata per ricavare terreni da coltivare ha ridotto le popolazioni di uccelli insettivori e altre creature che si nutrono di zanzare e delle loro uova. 

Nell’epoca coloniale fatta di guerre per le conquiste dei territori e lotte di rivolta degli schiavi, la febbre gialla ha seguito passo passo i soldati inglesi e francesi e condizionato persino i sogni di conquista di Napoleone. Le guarnigioni napoleoniche, stremate dalle epidemie di febbre gialla, dovettero abbandonare i territorio americani e riparare in Francia.

Seguendo le rotte dei battelli a vapore fluviali, almeno 25 grandi epidemie si sono verificate nelle Americhe durante il XVIII e XIX secolo con importanti focolai anche nell’Europa meridionale.

Nel XIX secolo 30.000 truppe francesi dispiegate sul confine tra Francia, Spagna e Pirenei formavano un cordone sanitario per evitare che l’epidemia si propagasse dalla Spagna alla Francia.

Prevenire la febbre gialla

La prevenzione della febbre gialla si basa su due elementi: evitare di essere punti dalle zanzare e la somministrazione del vaccino.

Vaccinazione

La vaccinazione è il mezzo più importante per prevenire la febbre gialla.

Il vaccino contro la febbre gialla è sicuro, conveniente e una singola dose fornisce una protezione per tutta la vita.

Si utilizzano diverse strategie di vaccinazione per prevenire la malattia e la trasmissione della febbre gialla: immunizzazione infantile di routine; campagne di vaccinazione di massa progettate per aumentare la copertura nei paesi a rischio e la vaccinazione dei viaggiatori che si recano nelle aree endemiche della febbre gialla.

Controllo dei vettori

La prevenzione della febbre gialla passa attraverso il controllo delle zanzare. È bene eliminare potenziali siti di riproduzione delle zanzare ed utilizzare appositi insetticidi erogati da impianti antizanzare automatici.

Popolazioni a rischio

Aree del Sud America in cui si raccomanda la vaccinazione
Aree dell’Africa in cui si raccomanda la vaccinazione

La febbre gialla è comune nelle aree tropicali e subtropicali del Sud America e dell’Africa. In tutto il mondo, circa 600 milioni di persone vivono in aree endemiche. L’OMS stima 200.000 casi di febbre gialla ogni anno. 

Quarantasette paesi, 34 in Africa e 13 in Centro e Sud America hanno regioni endemiche per la febbre gialla. Uno studio basato su fonti di dati africani ha stimato che l’incidenza della febbre gialla ha sconvolto le economie, lo sviluppo e in alcuni casi decimato le popolazioni

Si stima che il 90% delle infezioni da febbre gialla si verifichi nel continente africano.

In Italia ci sono casi di febbre gialla?

In Europa la malattia è stata eradicata e, se si registrano alcuni casi, sono da attribuirsi ai grandi movimenti mondiali di popoli e merci che rendono i vettori incontrollabili.

Non si deve dimenticare che il cambiamento climatico potrebbe incidere negativamente, nei secoli a venire, sulla salute dell’umanità.

Da uno studio internazionale pubblicato su Nature Microbiology emerge che a causa del surriscaldamento globale dovuto alle emissioni di gas serra, si apriranno nuove possibilità per Aedes Aegypti in aree densamente popolate dell’Italia meridionale e della Turchia.

Nonostante questo tipo di zanzara non sia in grado di superare l’Inverno nelle fasce a clima temperato del Pianeta, è stato rilevato come negli ultimi anni alcune specie stiano trovando il modo di sopravvivere in ambienti normalmente restrittivi sfruttando i rifugi sotterranei.

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