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Toxorhynchites, la zanzara più grande del mondo

La zanzara Toxorhynchites, chiamata anche zanzara elefante non solo per le dimensioni ma anche per la lunga proboscide ricurva verso il basso, è considerata la zanzara più grande del mondo. Tranquilli: è innocua!

Questo tipo di zanzara non consuma un pasto di sangue per portare a maturazione le uova, entrambi i generi sono consumatori solo di nettare e altre sostanze zuccherine che vengono assunte tramite la proboscide.

Larve mangiatrici di zanzare

Le larve di Toxorhynchites invece, sono voracissime mangiatrici di larve di altre zanzare e di insetti acquatici: vere e proprie cannibali dall’appetito feroce e dal carattere aggressivo. Le loro robuste mandibole sono dotate di estensioni a pettine che permettono di afferrare qualunque preda in movimento e divorarla facilmente. Questa dieta ricca di proteine e grassi permette alle femmine di incamerare le proteine necessarie per la formazione e maturazione delle uova evitando così di rischiare la vita alla ricerca di sangue.

Zanzara elefante, fragile bellezza

Sembra impossibile associare al termine “zanzara” l’aggettivo “bella”, ma la zanzara Toxorhynchites rappresenta una vera eccezione. I colori del corpo sono vividi e brillanti e spaziano dall’argento metallico al blu iridescente, dal verde- viola all’oro, con spettacolari ciuffi setosi di peli colorati sull’addome.

La femmina di zanzara elefante raggiunge una lunghezza di 3,5 centimetri, dimensione spropositata per una zanzara! Le lunghe e fragili ali raggiungono un’apertura di circa 2,5 cm e sono scarsamente adatte al volo, infatti gli spostamenti della zanzara elefante raggiungono al massimo 3-4 Km.

Abitudini della zanzara Toxorhynchites

Questo genere di zanzara diurna ama vivere nelle foreste e in zone calde antropizzate dove colonizza ogni cavità che contiene acqua: la cavità di un tronco, la corolla di una bromeliacea, contenitori di qualunque genere in cui sia presente l’acqua.

L’accoppiamento avviene a mezz’aria dopo che maschio e femmina hanno sincronizzato il battito delle loro ali. La deposizione delle uova è una danza perfetta in cui la femmina compie cerchi ovali verticali che diminuiscono di dimensione man mano che la zanzara si avvicina al sito di ovideposizione.

Le uova vengono deposte singolarmente in piccole quantità e in zone diverse durante a fase di volo, probabilmente per evitare che le larve si divorino tra loro. L’aspetto delle uova è di forma allungata, colore biancastro o giallo e le si possono notare galleggiare anche in cavità di difficile accesso. Sono provviste di un rivestimento idrorepellente che le protegge ma mantiene l’umidità necessaria per evitare l’essiccamento.

Dopo un periodo di incubazione che va da 40 a 60 ore, inizia la fase larvale. Durante le 4 fasi di metamorfosi, una sola larva divora più di 5000 coetanee anche se della stessa specie, è per questo che la zanzara femmina adulta cerca siti di deposizione delle uova utilizzati anche da altre specie e quindi ricchi di cibo.

Le larve di Toxorhynchites sono di dimensioni maggiori rispetto alle altre larve di zanzara e molto più colorate, la velocità di alimentarsi è relativa alle temperature esterne, alla luce e alla quantità di prede disponibili nello specchio acquatico.

Elephant mosquito

Curiosità sulla zanzara elefante

Le lunghe e sproporzionate zampe si comportano come la coda delle lucertole, se predate da uccelli si spezzano permettendo alla zanzara di fuggire libera. Altro curioso comportamento è quello delle larve all’ultimo stadio che uccidono altre larve anche della loro stessa specie senza però mangiarle. L’ipotesi formulata dagli studiosi è che questo sia un mezzo per eliminare eventuali predatori quando esse si troveranno nel fragile stadio pupale.

Zanzare mangia zanzare

I ricercatori stanno concentrando i loro studi sulle zanzare non ematofaghe che, come la zanzara elefante, si nutrono di larve vettori di malattie trasmesse dalle zanzare come quelle del gruppo Aedes. Lo studio in corso verte sul rilascio di Toxorhynchites al di fuori delle aree di distribuzione naturali come potenziale strategia di controllo biologico per combattere malattie come la Dengue è la West Nyle.

Un tentativo è stato condotto negli anni ’50 nelle Isole del Pacifico con risultati fortemente dibattuti, Tuttavia, è necessario ulteriore lavoro per riconoscere pienamente come l’utilizzo di Toxorhynchites possa essere ottimizzato, in particolare nelle situazioni urbane. Per stabilire un programma di controllo biologico sostenibile ed efficace, è importante comprendere appieno la biologia sia dell’agente di controllo che delle specie bersaglio.

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