Ochlerotatus caspius, comunemente chiamata Zanzara delle risaie, è un tipo di culicide molto aggressivo che vive nelle zone con alternanza di asciutto e sommersione tipico dei terreni coltivati a risaia.
Il nome di questo dittero ha origine greca e significa “fastidiosissima”, la sua fama di accanita pungitrice è conosciuta fin dall’antichità in zone molto estese dell’Eurasia, America ed Africa.
Terza piaga d’Egitto
Chi non ricorda le sette bibliche piaghe d’Egitto che Il Signore mandò per liberare il popolo Ebreo? Non è difficile immaginare che quando le zanzare invasero l’Egitto divorando uomini e animali si trattasse di sciami di Ochlerotatus caspius, insetto endemico nelle terre inondate dal Nilo.
Nel Medioevo l’invasione di sciami di questa terribile zanzara a cui era impossibile sfuggire, era considerata una punizione divina.
Riconoscere la zanzara di risaia
Ochlerotatus caspius, nella forma adulta, presenta un corpo allungato di medie dimensioni di colore bruno, ricco di scaglie biancastre che formano un disegno a crocette più chiare sull’addome. Le lunghe zampe e le strette ali presentano le stesse caratteristiche strie giallastre e scure visibili anche ad occhio nudo.
I maschi, a differenza delle femmine, hanno antenne piumate e non si alimentano di sangue. Le femmine invece sono dotate di un apparato pungitore-succhiatore capace di estrarre il sangue necessario alla maturazione delle uova.
Abitudini di vita
La Zanzara di risaia è un dittero (cioè con un solo paio di ali) che si sviluppa nelle zone periodicamente allagate per cause naturali o artificiali capace di adattarsi anche alle acque salmastre delle paludi o delle lagune che si trovano in prossimità di zone costiere.
Si sposta in sciami che, in condizioni favorevoli, possono viaggiare velocemente lontano dal luogo in cui è avvenuto lo sfarfallamento (anche 20 Km di distanza) alla ricerca di siti idonei alla deposizione delle uova.
Nel periodo estivo è attiva dalle prime ore del mattino al crepuscolo e durante le ore notturne, rallenta l’attività solo nelle ore più calde della giornata. In pieno giorno riesce ad essere molesta nelle zone fresche ed ombreggiate da cui esce per attaccare e mordere. Il picco dell’attività di Ochlerotatus caspius è il mese di Luglio. All’inizio dell’autunno diminuisce l’insistente caccia ad umani ed animali domestici e supera l’Inverno come uovo dormiente depositato sul terreno.
La femmina attacca in maniera fastidiosa, raramente si introduce nelle abitazioni alla ricerca di vittime . Le punture provocano fastidiose bolle soprattutto in caso di allergia alle componenti della saliva dell’insetto.
Ciclo vitale
La velocità di riproduzione è legata a fattori climatici e ambientali. La Zanzara di risaia ha la capacità di adeguarsi all’instabilità di ambienti che cambiano il loro assetto rapidamente. In un ambiente così mutevole, questo tipo di zanzara per la sopravvivenza della specie, punta sul rapido sviluppo delle fasi larvali.
Come tutti i Culicidi, Ochlerotatus caspius compie il ciclo vitale in 4 diverse fasi:
Uovo
La deposizione delle uova avviene su un terreno asciutto o leggermente umido oppure sul bordo di piccole pozze d’acqua. Le uova, deposte singolarmente o in piccoli gruppi, sono ricoperte dal corion, una membrana protettiva che permette loro di resistere a periodi di siccità anche molto lunghi. Apposite ghiandole annesse all’apparato genitale della femmina secernono un liquido che incolla tra loro le uova in piccoli gruppi durante la deposizione.
La schiusa delle uova avviene solo dopo un adeguato periodo di sommersione in acqua a seguito di esondazioni di fiumi, fossi, estuari e in insenature marine e zone agricole coltivate con tecnica di allagamento come le risaie. Ad ogni sommersione corrisponde una nuova generazione di zanzare.
Larva
La larva sguscia dall’uovo rompendo il corion e si sviluppa più o meno velocemente a seconda delle condizioni ambientali esterne. In piena Estate sono sufficienti 4-5 giorni per compiere le 4 mute necessarie per la metamorfosi, in periodi più freschi occorrono fino a due settimane. La larva, simile ad un verme, è dotata di un grosso capo e di sifoni che estrae dall’acqua per respirare come un palombaro. Si alimenta voracemente filtrando il substrato da cui trae il plancton.
Pupa
La pupa ha la caratteristica forma a virgola, un capo privo di apparato boccale (la pupa non si alimenta) e un torace fusi tra loro più robusti rispetto all’esile addome. Sul torace sono presenti formazioni simili a cornetti atti alla respirazione.
La pupa si sposta a scatto nell’acqua con un tipico movimento rotatorio dell’addome, per questo in inglese viene chiamata “tumbler” ovvero “acrobata”. Dopo una sola muta, in circa 48 ore, la pupa abbandona la membrana che la avvolge per dare vita all’insetto adulto.
Adulto
Lo sfarfallamento degli adulti avviene contemporaneamente. Si muovono tutti in massa a formare sciami che possono percorrere molti chilometri e creare improvvisi e temporanei focolai d’infestazione. Gli esemplari adulti sono molto longevi: possono sopravvivere per tutta l’Estate e spostarsi alla ricerca dei siti idonei alla ovideposizione riconoscendo i luoghi precedentemente sommersi.
Trasmissione delle malattie
Non si conoscono attualmente gravi problemi sanitari per l’uomo, queste zanzare però sono vettori di malattie come la Dirofilariosi canina che può essere trasmessa anche all’uomo.
Difendersi dalla zanzara di risaia
Ochlerotatus caspius è una specie di zanzara tra le più moleste e di difficile controllo. I focolai si manifestano improvvisamente anche nelle aree verdi delle città dopo un’intensa pioggia, le femmine sono particolarmente fastidiose nelle ore diurne in cui è presente Aedes Albopictus, la Zanzara Tigre.
Le misure preventive per la difesa da Ochlerotatus caspius sono le stesse adottate per tutti i Culicidi.
